Un aumento di incidenza di questi tumori, da 1.09 a 5.25/100000/anno nel periodo 1973-2004, è stato osservato in una serie statunitense correlata ad un aumento della sopravvivenza, cosa che suggerisce per i NETs una prevalenza maggiore rispetto a quella storicamente riconosciuta3 alla quale corrisponde una maggiore attenzione da parte del clinico al quale viene in aiuto un apparato diagnostico dotato di una migliore tecnologia. Che i NETs suscitino interesse da oltre 20 anni è dimostrato dai primi lavori pubblicati alla fine degli anni '80 che conservano il merito di aver portato alla ribalta scientifica una patologia di nicchia e la sua possibile soluzione farmacologica negli analoghi della somatostatina4. Oggi, il numero di risultati ottenuti per neuroendocrine tumors utilizzando il motore di ricerca PubMed della US National Library of Medicine National Institutes of Health è superiore a 125.000, motivo che conferma una continua attenzione verso i NETs ma che non nasconde anche una sorta di disagio e di incertezza nei riguardi di una patologia con troppi aspetti ancora da chiarire5.
3 Yao JC, Hassan M, Phan A, Dagohoy C, Leary C, Mares JE, et al. One hundred years after "carcinoid": epidemiology of and prognostic factors for neuroendocrine tumors in 35,825 cases in the United States. J Clin Oncol 2008; 26 (18): 3063-72.
4 Cirillo F. Role of somatostatin analogs in the management of neuroendocrine tumors. Tumori 2010; 96: 191-97.
5 http://www.ncbi.nlm.nih.gov