Il carcinoide del colon predomina nel tratto ascendente associandosi nel 3-10% dei casi ad un adenocarcinoma gastrointestinale. La bassa incidenza di metastasi osservata per i carcinoidi del grosso intestino con diametri inferiori al centrimetro (22%) consente provvedimenti chirurgici standardizzati sul colon, riservando asportazioni demolitive per diametri superiori a causa della frequente tendenza a metastatizzare a distanza.
Il carcinoide appendicolare è un tumore di solito benigno, diagnosticato in modo occasionale nel 36% dei casi, con una percentuale di sopravvivenza che oltrepassa il 95%. Quando il tumore si presenta di dimensioni inferiori al centimetro (70-90%) va trattato con la semplice appendicectomia. Quando di dimensioni superiori mostra invece un elevato trend metastatico e va perciò trattato con una emicolectomia destra.
Questi dati sono confermati da uno studio islandese che per 30 anni ha seguito 18 pazienti in età pediatrica sottoposti ad appendicectomia per carcinoide. In un lavoro più recente, il carcinoide dell'appendice in 22 pazienti operati prima dei 20 anni e seguiti per oltre 50 anni, ha portato a morte solo nel 4.5% dei casi, dimostrando inoltre che per diametri superiori ai 2 cm il beneficio garantito dall'emicolectomia destra è molto dubbio. Nei casi con diametro borderline, è necessario considerare le possibile varianti di istotipo e le caratteristiche immunoistochimiche del tumore.